
Rash cutaneo dopo la tintura per capelli: sintomi e consigli
L'uso della tintura per capelli è una pratica diffusa, sia per coprire i capelli bianchi che per cambiare look di tanto in tanto. Tuttavia, in alcuni casi, l’applicazione di questi prodotti può causare reazioni cutanee indesiderate, come irritazioni, prurito e arrossamenti oppure, in situazioni più gravi, gonfiori e microlesioni, rendendo necessaria una valutazione dermatologica.
Comprendere le cause di queste reazioni e adottare precauzioni adeguate può aiutare a prevenire e gestire eventuali effetti collaterali.
Cause e sintomi del rash cutaneo post-tintura
Uno dei motivi principali per cui si verifica un rash cutaneo dopo l’uso di una tintura per capelli è una reazione allergica o irritativa ai suoi ingredienti: tra le sostanze maggiormente responsabili di queste reazioni troviamo la para-fenilendiammina (PPD, vietata in alcuni paesi europei), un agente colorante presente in molte tinture permanenti, noto per la sua capacità di scatenare dermatiti da contatto. Altre sostanze frequentemente associate a reazioni cutanee sono il cobalto, spesso presente in tinture che conferiscono tonalità castane, il gliceril tioglicolato, usato nelle permanenti, e la cocamidopropil betaina, un tensioattivo derivato dal cocco.
I sintomi più comuni di una reazione allergica alla tintura per capelli includono prurito intenso, arrossamento, desquamazione e gonfiore, che possono interessare non solo il cuoio capelluto ma anche zone come viso, palpebre, orecchie e collo. Nei casi più severi, si può sviluppare una reazione simile all’angioedema, caratterizzata da gonfiore marcato, ma priva di prurito e rossore.
I sintomi possono manifestarsi entro 48-72 ore dall’applicazione della tintura e, se non trattati, persistere per diversi giorni o settimane.
I nostri consigli
Per ridurre il rischio di reazioni avverse alla tintura per capelli, è fondamentale adottare alcune precauzioni prima, durante e dopo l’applicazione del prodotto.
Di base, sarebbe bene eseguire un auto-test di sensibilità cutanea: applicare una piccola quantità di tintura sulla pelle dietro l’orecchio o nell'incavo del gomito almeno 48 ore prima della colorazione aiuta a identificare eventuali reazioni allergiche. Poi, si potrebbe optare per tinture senza ammoniaca e solfati, meno aggressive, per evitare secchezza e irritazioni del cuoio capelluto, meglio ancora se prive anche di PPD, specialmente per chi ha una pelle sensibile o ha già avuto reazioni allergiche in passato.
In generale, applicare un olio protettivo (come quello di cocco o argan) sulla cute prima della tintura crea una barriera che limita l’assorbimento delle sostanze chimiche, riducendo il rischio di ustioni chimiche e desquamazione. È altrettanto importante rispettare i tempi di posa indicati, evitando di prolungare l'esposizione ai componenti chimici per non aggravare l'irritazione cutanea.
In caso di sintomi gravi come gonfiore persistente, vesciche o forte prurito, è opportuno consultare un dermatologo per ricevere indicazioni specifiche e, se necessario, sottoporsi a trattamenti con antistaminici o corticosteroidi.
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